Dove Siamo e come arrivare
Siamo nella bella Va Trebbia a pochissimi chilometri da Piacenza, subito dopo Rivergaro sulla SS45 si trova Travo e qui consiglio di svoltare a destra per proseguire come da indicazioni di maps: https://bit.ly/2OFlfHQ. Qui un percorso a curve e bei tornanti per raggiungere facilmente bei punti di dove fotografare come il Poggio, Pietra Perduca e la nostra Pietra Parcellara.
Cenni sul luogo
Pietra Parcellara nonostante non sia altissima 836 mt è un punto ben visibile e domina tutta la zona, viene anche chiamata “Il Cervino della Val Trebbia” in effetti ricorda un po’ la forma del famoso monte Valdostano. La nostra gita fotografica non ci porterà a scalarla ma per gli appassionati e un minimo esperti di trekking salire in cima a Pietra Parcellara è sicuramente un attività divertente specialmente al tramonto. Le strade sono belle e poco trafficate questo è un bene per la fotografia. Per alcuni tratti, le colline arrotondate ricordano il paesaggio toscano.
Cosa fotografare
In questo piccolo tratto di Val Trebbia racchiuso in poco meno di mezz’ora di strada partendo da Travo c’è da divertirsi moltissimo a livello fotografico. In ogni curva della SP 63 c’è qualche cosa di interessante. I punti che io preferisco sono Il Poggio dove c’è una bella veduta della Torre di Bobbiano. Proseguendo si può vedere la Torre da altre angolazioni perchè la strada prosegue e gira attorno ad essa.
Proseguendo sulla SP 63 dovremmo poi svoltare per la “strada Caldarola – La Pietra Parcellare” e proseguire qui il link di maps “https://bit.ly/2OFlfHQ”. La strada inizia a salire e troviamo Pietra Perduca con il suo Oratorio di Sant’Anna si vedrà in lontananza rispetto alla strada e mano a mano che la strada sale anche la veduta migliora.
Salendo ancora arriviamo a Pietra Parcellara e li la strada è tutta ricca di spunti fotografici sfruttando la strada come linea d’ingresso all’inquadratura o i fiori o sbizzarritevi voi 🙂
Cucina tipica
Qui è superlativa la Coppa, il Salame e la Pancetta tutti prodotti D.O.P. Posso suggerire anche i Pisarei e fagioli gli anolini. Il vino caspita Gotturnio esempio. Sulla strada ci sono un paio di punti dove mangiare benissimo dai Pastori e presso Agriturismo Madre Perla.
Consigli tecnici
Mi porterei un grandangolare e un teleobiettivo servono bene entrambi per poter prendere tutta la scena oppure isolare il soggetto, bella anche la fotografia notturna, solo peccato un filo di inquinamento luminoso. Chiaramente treppiede ed eventuali filtri. Il polarizzare può essere utili per togliere alcuni riflessi di luce sulle spighe o i prati.
A cosa fare attenzione
Il telefono non prende molto bene e alla sera non passa quasi nessuno. Meglio avvisare qualcuno che siamo li.
Info generiche
Dove: Pietra Pacellara
Stagione migliore per le foto: SEMPRE
Lunghezza: 00
Località: Provincia di Piacenza
Attrezzatura utili
Obiettivi: dal grandangolare al Teleobiettivo
Filtri: il polarizzatore o ND se si vogliono fare lunghe esposizioni con le nuvole
Treppiede: indispensabile in caso di poca luce
Difficoltà: facile si parcheggi l’auto e si fa la foto a pochi metri
Conclusioni
Da fare, è una gita foto-eno-gastronimica unica, trovi tutto e ti diverti parecchio.
Chiedimi pure:
Articolo e foto di: Marco Lecchi
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