Qui la sequenza è: Inverno, primavera, estate, autunno
Dove Siamo e come arrivare
Il lago di Carezza detto anche il lago dell’arcobaleno è un lago di tipo alpino a 1529 mt in Val d’Ega in Trentino-Alto Adige a pochi chilometri da Bolzano e nel comune di Nova Levante. Qui il link per arrivare: https://goo.gl/maps/kLcMUMzTEEsU7jei8. Raggiungerlo è molto facile dopo l’uscita di Bolzano Nord è tutta statale e arrivati al lago, ben visibile dalla strada, c’è parcheggio a pagamento. Raggiungere dal parcheggio il lago è semplicissimo, c’è una galleria da percorrere a piedi, oppure si attraversa la strada e poi c’è una piccola scala che porta al lago. Si può fare anche il giro del lago che dura circa mezz’ora ed è adatto a tutti.
Cenni sul luogo
Il lago è uno dei luoghi più caratteristici delle dolomiti i colori dell’acqua sono magnifici e la catena del Latemar quando si specchia perfettamente rende l’idea di quanto può essere bella la natura. E’ un luogo che frequento da oramai 10 anni e penso di poter dire di conoscerlo bene 🙂 Il lago non ha immissari è alimentato da sorgenti sotterranee e la sua maggior portata d’acqua è in primavera ed inizio estate poi in mancanza di pioggia inizia a ritirarsi. Il territorio nel 2018 è stato colpito da una terribile tempesta che ha fatto cadere miglia di piante. La bellezza del posto non ne ha assolutamente risentito.
Percorso in auto per vedere i danni causati dalla tempesta del 2018
Il progetto delle quattro stagioni e day to night
Il tempo che passa e la natura che muta il giorno e la notte. Si cambia per sopravvivere o si cambia perchè si deve farlo, ma si cambia sempre. Il tempo umano, di nostra invenzione, non è percepibile se non guardando una nostra foto di qualche anno fa 😉 invece il tempo è percepibile nella natura nelle stagioni nel giorno e notte, spesso anche le nuvole sembrano ferme, eppure con i tempi di posa lunghi lasciano le sciee. Questo processo di mutamento è continuo ed inesorabile. Ho voluto, vedere e fotografare questo luogo mentre cambiava nelle quattro stagioni in quattro orari diversi della giornata (alba, in mezzo alla giornata, tramonto, notte), l’ho fotografato di notte e di giorno. Ammetto che è stato un bell’impegno, ma l’emozione di arrivare li tutte le volte e sapere che avrei fatto qualche cosa che mi piaceva, stare nella natura, fotografare, spesso da solo con il lago.
Ho cercato di mantenere la stessa inquadratura per tutte le immagini così ho preso dei punti di riferimento in modo da potermi posizionare sempre nello stesso posto.
In questa sequenza è inverno, autunno, primavera ed estate fotografate all’alba
Cucina tipica
Qui sono fantastici i canederli, lo speck, le zuppe, la birra e ottimi vini 🙂
Consigli tecnici
Mi porterei un grandangolare e un teleobiettivo servono bene entrambi per poter prendere tutta la scena oppure isolare il soggetto, bella anche la fotografia notturna. Il treppiede e dei filtri per fare del mosso (se vi va)
Attrezzatura utili
Obiettivi: dal grandangolare al Teleobiettivo
Filtri: il polarizzatore o ND se si vogliono fare lunghe esposizioni con le nuvole
Treppiede: indispensabile in caso di poca luce
Difficoltà: nessuna difficoltà
Conclusioni
E’ un’escursione da fare, punto non c’è altro da dire.
Chiedimi pure:
Articolo e foto di: Marco Lecchi – www.vacanzafotografica.it
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Mail: marco@vacanzafotografica.it
Puoi venirci anche con noi il 06 settembre 🙂
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