Introduzione

Ogni immagine fotografica possiede caratteristiche differenti che si possono adattare o meno alle nostre esigenze, per questo non tutti gli scatti sono uguali o vengono creati allo stesso modo.

Tra le impostazioni della fotocamera, o in post-produzione, è possibile scegliere il formato immagine dei file che realizziamo. Questo determina quante informazioni fotografiche della scena andremo a salvare all’interno di ogni immagine e di conseguenza la qualità delle nostre fotografie.

Formati e dimensioni

Si individuano tre principali formati dei file,più utilizzati in campo fotografico, che differiscono tra loro per la compressione :

  • JPEG o JPG (Joint Photographic Experts Group)

Formato di registrazione e conversione più conosciuto ed utilizzato in fotografia e in grafica. Permette di ottenere un file leggero con un buon rapporto tra qualità dell’immagine e spazio occupato nella scheda di memoria.

Tuttavia la leggerezza del file è dovuta a una perdita di informazioni durante l’elaborazione e la compressione dello scatto, vengono perse diverse informazioni relative a colore e dettaglio dell’immagine che viene reso quasi impossibile un successivo ritocco avanzato del file in post-produzione. Tuttavia se non è necessario realizzare post-produzione spinta sul file, il JPG rimane il formato più comodo da utilizzare in quanto viene riconosciuto senza problemi da qualsiasi periferica utilizzata per visualizzare le immagini , per questo utile per caricare il file sul web, e se non si  utilizza per  realizzare stampe di grande  formato, mantiene una buona qualità visibile. Permette inoltre di ottenere dalla fotocamera un file già pronto all’utilizzo, in modo  tale da velocizzare il lavoro.

Nelle più comuni fotocamere vi è la possibilità di scegliere diverse risoluzioni di scatto per il JPG :

   – Fine

   – Normal

   – Basic

   – Large (L)

   – Medium (M)

   – Small (S)

   Se viene scelta la risoluzione minore, la fotocamera salva l’immagine in una risoluzione inferiore, diminuendo i megapixel della fotografia e facendo perdere dettaglio e qualità all’immagine. Se si scatta in JPG si consiglia di impostare sempre la risoluzione maggiore (Fine o Large).

  • TIFF (Tagged Image File Format)

Formato di registrazione (solo su alcuni modelli di fotocamera e alcune app per cellulare) e conversione per immagini ad alta risoluzione.

Il Tiff prevede una compressione senza perdita di dati che lo rende più utile per la post produzione e per mantenere un buon dettaglio nella stampa in grande  formato. Il Tiff è un formato già pronto per l’utilizzo e la stampa, ma ha un peso maggiore e questo potrebbe rallentare la registrazione in camera durante gli scatti.

Le grandi differenze tra JPG e TIFF si notano in un maggior dettaglio e gamma cromatica più ampia, notabili soprattutto nella stampa.

A differenza del JPG non è molto utilizzato per caricare le immagini sul web perché supportato da pochi browser.

Non tutte le fotocamere permettono però di registrare le immagini in questo formato, consigliato allora scattare in RAW e convertire successivamente.

  • RAW (File grezzo)

Formato più utilizzato a livello professionale perché permette di scattare immagini in alta qualità e di registrare tutte le informazioni catturate dal sensore senza una compressione. Questo permette di effettuare una post-produzione elevata senza perdita di dettaglio, ottenendo anche stampe ad alta qualità.

Il file Raw attraverso il ritocco permette di recuperare molti dettagli in zone chiare e scure e di regolare il bilanciamento del bianco senza problemi. Non tutte le fotocamere digitali permettono di registrare le immagini in questo formato ed essendo un file molto pesante potrebbe limitare la velocità di scatto e diminuire notevolmente la memoria sulle schede di registrazione.

Il formato Raw necessita per forza di una post-produzione e richiede particolari software per la lettura e l’elaborazione dei file, per questo motivo, dopo il ritocco, necessita di essere convertito in altri formati, es.  JPG (per stampa e web) o TIFF (per la stampa fine art) o.  Ogni casa produttrice di fotocamere ha la propria estensione Raw personalizzata :

   – NEF per Nikon

   – CR2 per Canon

   – RAF per Fuji

   – ARW per Sony

   – DNG per Leica e molti smartphone

Note

  • Il formato JPG perde qualità quando viene aperto da un programma di post-produzione e salvato direttamente anche senza applicare modifiche.
  • Alcune fotocamere permettono di scattare nel formato JPG + RAW, in questo caso si ottengono due fotografie uguali, ma registrate nei due differenti formati. Scattare contemporaneamente nei due formati comporta un’occupazione maggiore di spazio nella scheda di memoria.
  • Il formato TIFF mantiene i livelli di regolazione modificabili applicati dai programmi di post- produzione.

Consigli e riassunto

Quando utilizzare i diversi formati :

  • JPG: per il web, per limitare le dimensioni delle immagini e il peso. Va bene anche per le stampe fotografiche più diffuse.
  • TIFF: per la stampa di alto livello, dato che mantiene ottimi dettagli e sfumature di colore sulla carta.
  • RAW: per uso professionale, per ottenere immagini ad alta risoluzione, quando è prevista una post- produzione mirata al miglioramento del file.

Per chi è all’inizio del percorso fotografico e meglio partire con il file jpg che contiene lo spazio ed è già pronto, prendendo atto che in futuro il risultato ottimale per le sue fotografie lo otterrà utilizzando il Raw. Ci sono diversi software gratuito per leggere e sviluppare i raw sono:

  • FastStone
  • RawTherapee

Provate, esercitatevi, divertitevi!!!