Introduzione

 

L’istogramma è uno strumento che serve per capire quando l’esposizione di una fotografia scattata è corretta.

Può essere consultato in fase di scatto direttamente dalla macchina fotografica o successivamente dai più comuni programmi di post-produzione. L’istogramma viene rappresentato come un grafico che mostra come sono

distribuiti  i pixel della fotografia in base alla loro luminosità. Esso riordina i pixel di un’immagine dai più scuri (a sinistra) ai più chiari (a destra) e mostra quanti pixel corrispondono ad un determinato livello di luminosità.

Osservando come sono disposti i pixel si può capire se la fotografia scattata è corretta.

Com’è strutturato

Sull’asse orizzontale del grafico abbiamo la luminosità divisa in 256 livelli, partendo da sinistra con lo 0 che indica il nero e andando verso destra al 255 che indica il bianco.

 

Possiamo dividere idealmente il grafico in tre zone :

  • Settore di sinistra : OMBRE, rappresenta le ombre e i toni scuri
  • Settore centrale : MEZZITONI, rappresenta tutti i toni intermedi di luminosità
  • Settore di destra : LUCI, mostra le luci e i toni chiari

Il piano orizzontale del grafico indica la luminosità mentre quello verticale la quantità di pixel, se la curva di pixel è più alta in un determinato punto del grafico, vuol dire che nell’immagine scattata vi è una presenza maggiore di pixel con quella luminosità.

Come si legge

La macchina fotografica, nelle informazioni di un’immagine scattata, ci può mostrare l’istogramma, mentre in alcune fotocamere moderne può essere visibile anche in anteprima durante lo scatto in Live View o con mirino elettronico.

In base alla forma dell’istogramma possiamo valutare se l’immagine è correttamente esposta.

ESPOSIZIONE CORRETTA

 

Se il grafico mostra una curva detta a “campana”, l’immagine risulta correttamente esposta. In questo caso vi è una presenza maggiore di pixel nella parte centrale dei mezzitoni, ma la curva si estende per tutta la lunghezza del grafico mostrando informazioni anche nelle zone più chiare e più scure.

 

SOTTOESPOSIZIONE

 

Se la curva del grafico è spostata verso sinistra, vuol dire che l’immagine è  sottoesposta. A destra vi è una totale mancanza di pixel chiari e come si può notare dalla seconda immagine, alcuni pixel sono addirittura usciti dal grafico nella parte sinistra delle ombre, questo significa che quelle zone sono completamente nere e non contengono dettaglio. Fenomeno chiamato “clipping”.

 

SOVRAESPOSIZIONE

 

In questo caso il grafico presenta una curva spostata verso destra, zona delle luci, con poca presenza, o in alcuni casi totale assenza, di pixel scuri. Anche in caso di sovraesposizione si può incappare nel fenomeno “clipping” nelle zone troppo bianche, dove non vi è dettaglio.

 

Rischio di un’immagine piatta

 

In generale si cerca sempre di ottenere un istogramma a campana, o per lo meno, con pixel distribuiti lungo tutta la lunghezza del grafico. In modo tale da avere un’immagine correttamente esposta e con una buona quantità di contrasto. Se l’istogramma occupa solo la zona centrale del grafico l’immagine può risultare piatta :

 

 

Valutazione  in  base  alla  scena

L’istogramma di un’immagine corretta potrebbe non essere sempre un grafico con la curva a campana, dobbiamo valutare in base alla scena che abbiamo di fronte e alla quantità di zone in luce o in ombra presenti.

Per esempio, in alcuni casi di fotografia notturna o in controluce, dove vogliamo ottenere una silhouette, vi sarà una forte presenza di toni scuri, e/o di toni chiari, con assenza di mezzitoni, il cui risultato mostrerà un’istogramma differente, ma comunque corretto.

 

 

Note

 

  • Esistono diverse tipologie di istogramma, quello più comune, visto fino ad ora e mostrato anche dalla macchina fotografica, è il grafico della luminosità.

Esiste anche l’istogramma RGB e l’istogramma dei colori, che mostrano tutti e tre i  colori (RGB) e le loro combinazioni, su un’unico grafico, oppure su grafici separati.  In modo tale da vedere come sono disposti i pixel di un determinato colore, o  combinazione di colori, nel grafico. Quello della luminosità fa una sorta di calcolo medio della luminosità generale  dell’immagine tenendo sempre conto di RGB.

 

  • Gli istogrammi sono utili e fondamentali per valutare l’esposizione di un’immagine e possono aiutare a percepire meglio eventuali clipping di cui potremmo non accorgerci in fase di scatto guardando l’immagine sullo schermo LCD
  • Gli istogrammi possono inoltre mostrarci quanto stiamo rovinando un’immagine  durante la post-produzione.

       Quando l’istogramma di una fotografia, dopo il ritocco, risulta seghettato e   discontinuo si chiama fenomeno della “posterizzazione”. Questo indica che nell’immagine alcune informazioni sono andate completamente  perse, lavorando in post-produzione con cautela e tenendo d’occhio il grafico si può evitare una grande perdita di qualità dell’immagine.

    Porsterizzazione